Nonno, raccontami del tuo nonno!

PROGETTO “NONNO, RACCONTAMI DEL TUO NONNO! Percorsi e approfondimenti sulla Grande Guerra nei ricordi delle nostre famiglie”

SOSTENUTO DA: AVVISO VIAGGI DELLA MEMORIA 2021 – VIII EDIZIONE / REGIONE EMILIA ROMAGNA (per ulteriori info, clicca qui).

PRESENTATO da G.A.S.A.-APS in collaborazione con Agen.Ter

 

Il progetto “Nonno, raccontami del tuo nonno! Percorsi e approfondimenti sulla Grande Guerra nei ricordi delle nostre famiglie” intende diffondere la cultura della Memoria sulla Grande Guerra (1915-1918) ripartendo dai nuclei familiari e facendo riaffiorare memorie, cimeli e racconti quasi dimenticati. Dopo oltre un secolo dal suo inizio, la Prima Guerra Mondiale ha occupato uno spazio molto importante nella memoria collettiva delle persone poichè ha radicalmente cambiato il corso della storia contemporanea; inoltre non solo sui territori dove si è combattuta e vissuta, ma anche nelle nostre terre restano ancora oggi innumerevoli tracce e monumenti legati ad essa.

Obiettivo del progetto è “far viaggiare” le giovani generazioni attraverso le testimonianze di chi ha vissuto queste pagine di storia, rompendo il silenzio e ricalcando le orme dei soldati, rivivendo emozioni e atmosfere dei luoghi dove milioni di uomini hanno combattuto e dove sono state scritte numerose pagine della nostra storia. Il presente progetto consente di evidenziare quanto un territorio geograficamente lontano (Emilia Romagna) dal fronte sia stato invece coinvolto nel conflitto, dando voce alle testimonianze presenti sul nostro territorio.

Le giovani generazioni sono state invitate a riscoprire frammenti della propria storia familiare attraverso le testimonianze di chi ha vissuto un evento tanto importante per la memoria collettiva, un conflitto che ha influito fortemente sulle dinamiche della storia contemporanea.

Il primo incontro ha rappresentato il momento formativo del progetto, con la presentazione agli studenti dei fatti e delle dinamiche storiche riguardanti la Prima Guerra Mondiale: dalla politica europea alle battaglie, dall’equipaggiamento dei soldati alla vita di trincea oltre a prendere visione dei data-base di catalogazione di reperti e monumenti della Prima Guerra Mondiale disponibili online. In questa occasione è stata condotta una visita guidata virtuale al Museo della Pace “G. Mattioli” di Crevalcore (BO), unico Museo nella Regione Emilia-Romagna dedicato interamente alla Grande Guerra, i cui reperti sono stati recuperati nel corso di ricognizioni effettuate sul Carso intorno alla metà del secolo scorso da un appassionato locale.

La fase centrale del progetto ha riguardato la ricerca di testimonianze o fonti storiche (racconti e ricordi, lettere, fotografie, cimeli, ecc.), condotta da ogni studente all’interno del proprio ambito familiare; ciò ha consentito di ridare voce a storie ormai divenute silenziose, perché mai ascoltate prima o perché quasi dimenticate. I ragazzi hanno così potuto vedere con i propri occhi e toccare con le proprie mani ricordi diretti e coinvolgenti, perché parte integrante del loro vissuto familiare; inoltre, la loro partecipazione attiva ha consentito di avviare una riflessione sul significato di pace e libertà, dovere e responsabilità. Chi non ha avuto l’occasione di attingere a fonti storiche inedite ha comunque colto l’opportunità di svolgere un approfondimento riguardante i monumenti ai caduti e i beni testimoniali legati alla Grande Guerra nel nostro territorio: simboli e segni che sono sopravvissuti al tempo, diventati testimoni silenziosi in grado di custodire storie ormai passate, spesso dimenticate, ma che hanno coinvolto materialmente ed emotivamente intere comunità.

Nell’incontro conclusivo del progetto, gli studenti hanno presentato ai compagni e ai docenti il frutto delle proprie ricerche, condividendone i risultati. La raccolta e la rielaborazione di tali fonti e informazioni, inedite o sconosciute ai più, ha permesso di creare un “diario della memoria” attraverso cui pubblicare e valorizzare preziose testimonianze che, diversamente, sarebbero state destinate all’oblio e che saranno condivise con la collettività.

 

 

Il progetto ha certamente rafforzato il senso di appartenenza e identità territoriale ed ha contribuito a promuovere il ruolo del patrimonio storico quale componente essenziale del dialogo interculturale e intergenerazionale.

Le ricerche e la produzione di elaborati di gruppo hanno favorito la socializzazione e l’integrazione fra i ragazzi in un momento di profonda crisi di relazioni e forzato isolamento a causa della pandemia da Covid19 e stimolato lo sviluppo di capacità analitiche, critiche e metodologiche relative alle conoscenze storiche nelle sue diverse dimensioni attraverso l’esperienza diretta delle fonti.

 

Informazioni

Anno: 2021